Giuppone motociclista (1908-1909) Gli ultimi successi in moto
Giuppone colse le ultime vittorie in moto verso la fine del 1908 in due classiche corse in salita, quella di Gaillon e quella di Château-Thierry. Dopo circa un anno, a fine Settembre del 1909, tornò in sella ad una motocicletta per prendere parte alla terza edizione del Tourist Trophy nell’isola di Man, concludendo in dodicesima posizione senza aver potuto provare a fondo né il mezzo né il circuito. Giuppone fu il primo Italiano - nonchè ‘continentale’ - a partecipare alla mitica gara Inglese.
L’ultima sua gara in motocicletta, un match contro Moreau e Monasterolo al motovelodromo Umberto I di Torino, lo vide protagonista di un brutto incidente che lo costrinse all’uso delle stampelle per più di un mese.
Gare 1908
Match Giuppone-Moreau
L’ultima gara della grande riunione ciclistica del 5 gennaio al Velodromo d’Inverno fu un match in motocicletta sui dieci chilometri tra Giuppone e Moreau. Moreau partì più veloce guadagnando un centinaio di metri, poi Giuppone lo superò e mantenne il comando fino alla fine con l’avversario in scia (tempo: 6 minuti e 53.8 secondi).
Corsa in salita di Gaillon
La decima edizione della classica corsa in salita di Gaillon ottenne il solito successo. Circa ottanta concorrenti si sfidarono sulla famosa salita di Saint-Barbe nella gara del chilometro lanciato, suddivisi in una ventina di categorie diverse, dalle motociclette, alle vetturette, fino ai bolidi da Gran Premio della massima categoria.
Il miglior tempo assoluto lo fece Bablot su Brasier da Gran Premio (26.2” a 130 km/h), seguito a due decimi di secondo dalla sei cilindri Bayard-Clément guidata da Alezy nella categoria senza limiti. Nella classe Touristes il più veloce fu Carl Joerns su Opel, alla velocità di 120 km/h., mentre nelle motociclette della classe Vitesse fu Giosuè Giuppone a cogliere la vittoria, con il tempo di 32.2” a 115 km/h di velocità (quarto tempo assoluto).
Pos. | Corridore | Marca | Tempo |
---|---|---|---|
1° | Giosuè Giuppone | Peugeot | 32.2" |
2° | Grapperon | Alcyon | 33.2" |
3° | Montel | Anzani | 43.4" |
Corsa in salita di Gaillon
A Gaillon Giuppone corse anche nella classe Turisti, nella categoria motociclette ad un cilindro di alesaggio massimo di 65 mm. e a due cilindri fino a 50 mm. Fu il più veloce con il tempo di 1 minuto e 25 secondi, ma venne squalificato per cause ignote. La vittoria andò a Vibois su Lurquin-Coudert, cinque secondi piu lento.
Corsa in salita di Château-Thierry
Domenica 16 Ottobre venne celebrata per l’ottava volta la corsa in salita di Château-Thierry, questa volta organizzata dal giornale Les Sports diretto da Georges Prade. Una cinquantina di corridori si sfidarono sulla salita di Chesneaux (pendenza del 10%-11%) nella gara del chilometro con partenza da fermo. Alla manifestazione presero parte solo mezzi da Turismo, e il numero ormai troppo elevato di categorie rese l’evento poco interessante.
La prestazione migliore fu fatta da Joerns su una Opel costruita appositamente per la corsa in salita del Semmering, con il tempo di 44.2”. Giosuè Giuppone era l’unico iscritto nella categoria delle motociclette di peso inferiore ai 50 kg. e fece il secondo miglior tempo assoluto marcando 50.4”.
Corsa in salita di Château-Thierry
A Château-Thierry Giuppone corse anche nella categoria delle motociclette da 1/3 di litro, facendo il miglior tempo davanti a Bezaud su Quentin.
Pos. | Corridore | Marca | Tempo |
---|---|---|---|
1° | Giosuè Giuppone | Peugeot | 1'06.6" |
2° | Bezaud | Quentin | 1'24.6" |
Gare 1909
Tourist Trophy
A un anno dalla sua ultima corsa in motocicletta, Giosuè Giuppone tornò in sella ad una Peugeot in occasione del Tourist Trophy nell’isola di Man. Fu ingaggiato da J. Taylor di Birmingham e gli fu affidato il nuovo modello monocilindrico da 476 cc. (84 mm. di alesaggio, 86 mm. di corsa) con valvole di ammissione in testa comandate meccanicamente.
La terza edizione della gara si svolse sul circuito triangolare di 25 chilometri e mezzo, da percorrere 10 volte, che partiva da St. John’s e passava per Ballacraine, Kirkmichael e Peel. Presero il via 54 concorrenti in una classe unica, che ammetteva motociclette in asetto da turismo ad un cilindro (cilindrata massimo 500 cc.) e a più cilindri (cilindrata massimo 750 cc.). Alle dieci meno venti venne dato lo start a J. Marshall, detentore del trofeo vinto l’anno prima, che completò il primo giro pochi minuti dopo la partenza dell’ultima moto.
Lee Evans su Indian e Collier su Matchless presto guadagnarono la testa della classifica, con Marshall su Triumph stabilmente dietro a loro. Al quinto giro Lee Evans conduceva con un margine di soli due minuti; il giro seguente si fermò a fare rifornimento e quando ripartì accusava qualche minuto di svantaggio da Collier. Gradualmente la differenza aumentò e al decimo giro era di quasi quattro minuti. Marshall, che aveva occupato la terza posizione per sei giri, fu messo fuori combattimento dalla rottura di una valvola. Collier mantenne la leadership fino alla fine e si aggiudicò la gara, seguito in seconda posizione da Lee Evans a quattro minuti. Newsome su Triumph, in ottava posizione a metà gara, fece molto meglio nella seconda parte e terminò terzo.
Giuppone arrivò solo due giorni prima al circuito ed ebbe poco tempo per provare il mezzo e conoscere il tracciato. Al primo giro perse il silenziatore e verso metà gara fu costretto ad una sosta di 10 minuti per riparare il supporto rotto del carburatore. Alla fine terminò in dodicesima posizione, rammaricando il fatto di non aver potuto guidare la 2 cilindri, molto più performante.
Giosuè Giuppone fu il primo italiano a partecipare al Tourist Trophy.
Pos. | Num. | Corridore | Marca | Tempo |
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1° | 18 | H. A. Collier | Matchless | 3h13'37.8” |
2° | 7 | G. Lee Evans | Indian | 3h17'35.2” |
3° | 45 | W. F. Newsome | Triumph | 3h31'10.0” |
4° | 11 | O. C. Godfrey | Rex | 3h31'31.6” |
5° | 5 | C. B. Franklin | Triumph | 3h40'31.2” |
6° | 10 | F. A. Applebee | Rex | 3h42'24.2” |
7° | 59 | J. D. A. Munro | Bat | 3h46'15.2” |
8° | 34 | B. V. Jones | Premier | 3h46'16.8” |
9° | 38 | A. J. Moorhouse | Rex | 3h46'54.4” |
10° | 19 | H. V. Colver | Matchless | 3h55'08.6” |
11° | 46 | W. Creyton | Triumph | 3h55'10.0” |
12° | 54 | Giosuè Giuppone | Peugeot | 3h57'49.0” |
13° | 55 | J. Lang | Tee-Bee | 4h00'53.0” |
14° | 49 | W. G. McMinnies | Triumph | 4h04'02.8” |
15° | J. Stewart | Triumph | 4h10'45.2” | |
16° | 39 | H. R. Fowler | Rex | 4h15'47.6” |
17° | 40 | T. Greer | Rex | 4h29'29.6” |
18° | 25 | A. J. Sproston | Rex | 4h56'32.2” |
19° | 47 | P. Butler | Dot | 4h58'50.0” |
Match Giuppone-Moreau-Monasterolo
Dopo la prima manche del match vetturetta-motocicletta contro Moreau, al motovelodromo Umberto I di Torino si corse il Match Internazionale Motociclistico fra Giuppone, il conte Monasterolo e Moreau.
Al colpo di rivoltella dello starter, Moreau parte subito. Non cosi Monasterolo e Giuppone, che tardano qualche secondo ad incamminarsi. Dopo due giri, tutti però sono al loro massimo di velocità. Monasterolo insegue Moreau ad una velocità pazza, fantastica; sta per raggiungerlo, quando un urlo di orrore scoppia fra il pubblico: alla macchina del temerario gentleman torinese è sfuggita la cinghia di trasmissione; egli continua per forza d'inerzia mezzo giro di pista, ma Giuppone, che gli è alle calcagna, lo sorpassa, ma — innanzi alle tribune del pubblico — slitta, e fa una caduta spaventosa. La macchina finisce fra i piedi dei cronometristi, ed il povero Giuppone rotola per parecchi metri sulla pista. Monasterolo, che intanto sopraggiungeva ad ancor forte velocità, scarta l'improvviso ostacolo ed infila il reparto dei giornalisti, che — a buon conto — s'erano ritirati in tempo, prima della corsa, portando il loro tavolo quasi a mezzo del campo.
Intanto Moreau, che continuava la corsa, si ferma, ed accorriamo intorno al povero Giuppone. La sua macchina, completamente sfasciata e pericolosamente fumante, giace su di un lato della pista. Ma il giovane meccanico Rava, con encomiabile presenza di spirito, strappa il filo dell'accensione al motore della motocicletta, dalle ruote bizzarramente contorte, evitando così un eventuale scoppio del serbatoio della benzina.
Giuppone venne visitato dai dottori presenti che gli riscontrarono una lussazione e la recisione del tendine d’Achille. La caduta gli costò quaranta giorni di convalescenza.
Moreau e Monasterolo, quest’ultimo in giacchetta da passeggio e a capo scoperto, si ripresentarono in pista per la seconda prova del match. Monasterolo partì velocissimo e incrementò il vantaggio giro dopo giro, vincendo per seicento metri.