Giuppone automobilista (1906-1907) Al volante della Lion-Peugeot

Nell’anno del primo Gran Premio propriamente detto - il Grand Prix de l’Automobile-Club de France vinto da Szisz su Renault - Giuppone fece il suo esordio a Novembre nella Coppa delle Vetturette, prestigiosa gara indetta dal giornale L’Auto a cui prese poi sempre parte, ottenendo un ottimo terzo posto. Dopo un paio di settimane partecipò al Concorso di Regolarità Parigi-Monte Carlo e all’inizio del 1907 alle gare dell’Esposizione d’Automobili di Torino, dove ottenne la sua prima - seppur facile - vittoria nella Corsa delle Vetturette.

Durante la prima parte del 1907 Giuppone corse in moto e solo a Settembre si rimise al volante per cogliere importanti allori al Meeting di Provenza e nelle corse in salita di Monte Ventoso, Monte Pilat e Château-Thierry. L’anno si chiuse con la Coppa delle Vetturette Francese, dove Giuppone concluse in sesta posizione e la Lion-Peugeot vinse la Coppa della Regolarità per equipes.
Gare 1906
Coppa delle Vetturette
La Coppa delle Vetturette, organizzata per la seconda volta dal quotidiano L’Auto, si svolse alla vigilia del Salone dell’Automobile parigino. Nel 1905 l’edizione inagurale era stata compromessa dallo spargimento di chiodi sulla strada a mano di ignoti e i risultati della gara furono invalidati; per evitare il ripetersi di simili atti venne adibito un servizio di vigilanza di prim’ordine.
L’evento era riservato alle vetture da turismo a uno o due cilindri, con alesaggio massimo rispettivamente di 120 o 90 millimetri. Il regolamento imponeva la presenza di due persone a bordo (il pilota e il suo meccanico), oltre a tutto il necessario per eventuali riparazioni durante la gara, compresa l’attrezzatura ed i ricambi. Venne anche stabilito un peso minimo per ogni concorrente in funzione del numero dei cilindri della vettura e del loro diametro.

Il teatro scelto fu il circuito di Rambouillet, che passava per La Fourche (partenza/arrivo), Sonchamp, Saint-Arnould, Ablis e Labbé, per un totale 33,330 km. Il tracciato presentava un paio di curve pericolose, una ad angolo retto ad Ablis, e una brusca e terribile a Saint-Arnould.
L’inusuale formula di gara comprendeva sei giorni di endurance ed uno di Gran Premio. La condizione per accedere a quest’ultimo era aver terminato ad una velocità minima di 30 km/h le prove di regolarità dei giorni precedenti, ognuna di 200 chilometri (sei giri del circuito).

Le iscrizioni arrivarono a ventidue, in rappresentanza di dodici costruttori diversi, tuttavia le tre Civelli de Bosch, le due Bolide, una Ibis e una Mieusset diedero forfait, portando a quindici i concorrenti che presero il via: tre Sizaire-Naudin (con Sizaire, Naudin e Chesny al volante), tre Lion-Peugeot (Goux, Giuppone e Aimé), due Delage (Pessonneaux e Ménard), due Alcyon (Anzani e Tiercelin), una Auto-Stand De Dion (Pellegrin), una Vulpés (Barriaux), una Fouillaron (Grillet), una Le Métais (Le Métais) e una Bailleau (Bailleau).
Dal 6 all’11 dicembre si tennero le prove di regolarità in condizioni meteo avverse: pioggia, vento e freddo misero a dura prova macchine e piloti, e al termine dei 1200 chilometri percorsi, solo quattro furono i ritiri: Bailleau e Le Métais il primo giorno, Naudin il quarto (dopo aver fatto registrare svariati record sul giro nei giorni prima) e Pessonneaux il quinto, vittima di un brutto incidente che lo costrinse all’ospedale per qualche tempo.

Il settimo giorno si svolse la gara in stile Gran Premio, che avrebbe sancito il vincitore della Coppa. I concorrenti dovevano percorrere sette giri del circuito, per un totale di 233,330 Km. Da come si erano comportate le macchine i giorni prima, la Sizarire-Naudin veniva data come favorita (Naudin aveva ottenuto giri veloci da 55 a quasi 60 km/h di media), seguita dalla Lion-Peugeot, il cui unico problema fu una foratura di Giuppone, e dalla Delage, robusta, regolare e veloce.

Per l’occasione finalmente spuntò il sole e alle nove di mattina i concorrenti partirono distanziati ad intervalli di un minuto. Fin dall’inizio fu evidente la superiorità della Sizaire-Naudin, vera e propria macchina da corsa in miniatura, che si limitò a controllare per tutta la gara il vantaggio acquisito fin dal primo giro. A differenza di Naudin, Sizaire fece una corsa saggia e ragionata, facendo registrare il giro più veloce in poco più di 32 minuti, ai 62 km/h di media. Per i primi due giri Giuppone si mantenne in seconda posizione tallonato dalla Delage di Ménard, poi perse un po’ di terreno e le loro posizioni si invertirono, mantenendosi fino alla fine. Jules Goux, seconda guida Lion-Peugeot, mantenne la quarta posizione dall’inizio alla fine, mentre nelle retrovie la contesa del quinto posto fu tra la De Dion di Pellegrin e la Vulpés di Barriaux.
Giosuè Giuppone, arrivando terzo, vinse il Diplóme d’endurance, la Medaglia offerta dal giornale L’Auto e il 20% dei fondi gara. La Lion-Peugeot fu l’unica a terminare al completo, dimostrando le sue qualità di robustezza e affidabilità.
Pos. | Num. | Corridore | Vettura | Giri | Tempo |
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1° | 6 | Sizaire | Sizaire-Naudin 1 cil. 120 mm. | 7 | 4h0'7" |
2° | 14 | Ménard | Delage 1 cil. 106 mm. | 7 | 4h5'40" |
3° | 12 | Giosuè Giuppone | Lion-Peugeot 1 cil. 105 mm. | 7 | 4h14'41" |
4° | 18 | Goux | Lion-Peugeot 1 cil. 105 mm. | 7 | 4h38'25" |
5° | 7 | Pellegrin | Auto-Stand De Dion 1 cil. 100 mm. | 7 | 4h50'22" |
6° | 10 | Barriaux | Vulpès 1 cil. 100 mm. | 7 | 4h53'42" |
7° | 20 | Chesny | Sizaire-Naudin 1 cil. 120 mm. | 7 | 5h2'34" |
8° | 21 | Aimé | Lion-Peugeot 1 cil. 105 mm. | 7 | 5h21'23" |
9° | 11 | Grillet | Fouillaron 2 cil. 90 mm. | 7 | 7h11'34" |
10° | 16 | Tiercelin | Alcyon 1 cil. 105 mm. | 7 | 7h16'53" |
R | 5 | Anzani | Alcyon 1 cil. 105 mm. | 6 | - |
Parigi-Monte Carlo e ritorno
Dal 25 novembre al 5 dicembre l’Automobile-Club di Francia organizzò il Concorso di Regolarità Parigi-Monte Carlo e ritorno, quasi 2200 chilometri suddivisi in otto tappe (ognuna da percorrere alla velocità di 35 km/h) riservato ai nuovi modelli da turismo destinati al Salone ormai alle porte.
L’itinerario stabilito era:
- 25 novembre - Parigi-Digione (311 km)
- 26 novembre - Digione-Lione (200 km)
- 27 novembre - Lione-Marsiglia (319 km)
- 28 novembre - Marsiglia-Monte Carlo (250 km)
- 2 dicembre - Monte Carlo-Marsiglia (250 km)
- 3 dicembre - Marsiglia-Lione (319 km)
- 4 dicembre - Lione-Digione (200 km)
- 5 dicembre - Digione-Parigi (331 km)

Circa una quarantina di vetture presero il via a Parigi alle otto di una mattina grigia e minacciosa. La maison Lion-Peugeot schierava il suo piccolo monocilindrico (alesaggio 105 mm) con Cissac, Giosuè Giuppone ed Aimé alla guida, rispettivamente con i numeri di gara 34, 35 e 36. Durante la prima tappa di ritorno da Monte Carlo, nei pressi di Avignone, Giuppone in una curva andò a sbattere e ruppe un cerchione, perdendo più di mezz’ora per ripararlo. Venne eliminato ufficialmente dalla classifica causa incidente, ma continuò la corsa fuori gara riuscendo a terminare senza altri problemi a Parigi. Sorte simile toccò a Cissac, che per evitare un carretto danneggiò irreparabilmente una ruota. L’unica Lion classificata fu quella di Aimé, che accumulò più di quattro ore e mezza di penalizzazione.
Gare 1907
Corsa Vetturette dell'Esposizione
In occasione della quarta edizione della Esposizione Internazionale d’Automobili di Torino, il Moto-Club d’Italia promosse due interessanti prove motoristiche: una corsa di vetturette ed una di motociclette.
La corsa di vetturette era riservata ai veicoli commerciali da turismo, provvisti di pavimenti, montatoi, parafanghi e fanali, a uno o più cilindri, di cilindrata massima di 1000 cc. e con carrozzaria a due posti affiancati. Il circuito partiva da Madonna del Pilone (Torino) e passava per Pino, Chieri, Andezeno, La Ressa, e San Mauro (36 chilometri da percorrersi tre volte).

La gara era riservata alle case costruttrici presenti alla mostra, il chè ridusse gli iscritti a sei: tre Lion-Peugeot (Giuppone, Reale e Terzo) e tre O.T.A.V. (Manfredini, Piccioni e Minozzi). Il via fu dato alle otto di mattina a Terzo su Lion, seguito ad un minuto da Reale, Piccioni, Manfredini e per ultimo Giuppone. Minozzi, in ritardo, partì dopo una ora e un quarto solo per contribuire al premio per equipe (che non venne assegnato, in quanto nessun team concluse al completo).
Durante il primo giro si ritirarono Terzo e Reale, entrambi su Lion, mentre Giuppone aveva già guadagnato dieci minuti di vantaggio sull’inseguitore, Piccioni su O.T.A.V. Le posizioni rimasero invariate fino alla fine e Giosuè Giuppone vinse la Corsa dell’Esposizione.
Dopo la gara, Piccioni e Manfredini esposero reclamo ufficiale contro il vincitore per eccessiva cubatura del motore e mancanza di un vero silenziatore, ma i controlli dei commissari trovarono il veicolo pienamente regolamentare a la classifica venne mantenuta.
Pos. | Num. | Corridore | Vettura | Giri | Tempo |
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1° | 6 | Giosuè Giuppone | Lion-Peugeot | 3 | 2h51'11" |
2° | 3 | Piccioni | O.T.A.V. | 3 | 3h33'44" |
3° | 5 | Manfredini | O.T.A.V. | 3 | 4h13'4.6" |
R | 4 | Minozzi | O.T.A.V. | ? | |
R | 1 | Terzo | Lion-Peugeot | 0 | |
R | 2 | Reale | Lion-Peugeot | 0 |

Concorso di Turismo
L’Automobile Club Poitevin organizzò per il 20 Maggio un Concorso di Turismo che raccolse circa 35 iscritti ripartiti in quattro categore, dalle vetturette alle vetture pesanti.
Le gare in programma erano due: una corsa in salita di 500 metri al 7% di pendenza e il Circuit de la Vienne, prova di regolarità di 280 chilometri per le vetture (tre giri) e di 170 per le vetturette (due giri), che prevedeva una ulteriore corsa in salita per la terza e quarta categoria (le vetturette ne erano esonerate). La classifica finale a punti era calcolata in base ai tempi ottenuti nelle diverse prove e alle velocità massime cronometrate in apposite tratte.
La Lion-Peugeot prese parte all’evento con la sola iscrizione di Giosuè Giuppone nella categoria delle vetturette sotto gli 8 cavalli di potenza. Al termine delle varie gare, ad imporsi nella categoria minore fu Ponnier su Alcyon, seguito da Giuppone e da Grillet su Fouillaron.
Provenza - Chilometro Lanciato
A Settembre in Provenza si celebrarono due eventi classici di fine anno: il Meeting automobilistico (sul tratto di strada più pianeggiante e veloce di Francia) e la corsa in salita di Monte Ventoso.

Le gare in programma al Meeting di Provenza erano il chilometro lanciato e la Coppa Rothschild sulla distanza di cinque chilometri. Le iscrizioni raggiunsero la sessantina, quasi tutte nella categoria Turisti. Nella classe Velocità erano presenti due tricars Régence-Buchet, Contant con la sua Werner (motociclette oltre i 50 kg.) e due Griffon e una Alcyon nelle moto leggere. Le uniche due vetture da Gran Premio iscritte erano la Brasier 110 HP di Bablot (che fece i migliori tempi assoluti in entrambe le gare) e la Lorraine Dietrich di Rougier.

Il regolamento della classe Turismo prevedeva una decina di categorie diverse in base al numero dei cilindri e all’alesaggio. Le vetturette (peso massimo 500 chili) erano suddivise in due categorie:
- Prima categoria: 1 cilindro fino a 120 mm.; 2 cilindri fino a 90 mm.; 4 cilindri fino a 70 mm.
- Prima categoria bis: 1 cilindro da 120 a 140 mm.
Nella gara del chilometro lanciato, nella prima categoria le due Sizaire-Naudin si aggiudicarono facilmente il primo e secondo posto, mentre nella seconda, essendo Giuppone l’unico iscritto, la vittoria la colse la Lion-Peugeot, più lenta di qualche decimo di secondo delle due Sizaire.
Pos. | Corridore | Vettura | Tempo |
---|---|---|---|
1° | Sizaire | Sizaire-Naudin | 51.2" |
2° | Naudin | Sizaire-Naudin | 51.8" |
3° | Thomas | Prima | 55.0" |
4° | Demeester | Demeester | 1'0.6" |
Pos. | Corridore | Vettura | Tempo |
---|---|---|---|
1° | Giosuè Giuppone | Lion-Peugeot | 52.0" |
Provenza - Coppa Rothschild
La seconda prova a cui prese parte Giosuè Giuppone al Meeting di Provenza fu la Coppa Rothschild, gara storica del calendario automobilistico francese che si tenne sul tratto di strada Salon-Arles. Tra le vetturette il più veloce a percorrere i cinque chilometri rettilinei fu Giosuè Giuppone, seguito dalle due Sizaire-Naudin.

Pos. | Corridore | Vettura | Tempo |
---|---|---|---|
1° | Sizaire | Sizaire-Naudin | 4'16.8" |
2° | Naudin | Sizaire-Naudin | 4'23.6" |
3° | Thomas | Prima | 4'30.2" |
4° | Demeester | Demeester | 5'3.6" |
Pos. | Corridore | Vettura | Tempo |
---|---|---|---|
1° | Giosuè Giuppone | Lion-Peugeot | 4'16.4" |
Corsa in Salita di Monte Ventoso
I concorrenti del Meeting di Provenza si ritrovarono un paio di giorni dopo a Monte Ventoso per correre la classica corsa in salita, giunta alla sesta edizione. Il percorso partiva da Bedoin e si inerpicava su per il monte per 21 chilometri e 600 metri; la pendenza media era del 9% e l’ultimo tratto prima dell’osservatorio raggiungeva il 13%.
Come l’anno precedente il programma era in due giornate: sabato 14 settembre corsero le motociclette e le vetture leggere, mentre domenica 15 toccò alle più potenti macchine da corsa e da Turismo. Henri Rougier, sulla Lorraine-Dietrich da Gran Premio da 120 cavalli, colse per la terza volta la vittoria (dopo il 1903 e il 1904), prendendosi la rivincita su Bablot, che gli aveva soffiato qualche giorno prima la Coppa Rothschild.
La sfida tra le vetturette si ridusse a tre concorrenti, dato che Thomas e Demeester decisero di non prendere il via: le due Sizaire-Naudin e la Lion-Peugeot di Giuppone, in categorie diverse come al Meeting di Provenza. Il più veloce fra i tre fu Sizaire, con il tempo di 43 minuti e 27 secondi, seguito da Naudin e da Giosuè Giuppone.

Pos. | Corridore | Vettura | Tempo |
---|---|---|---|
1° | Sizaire | Sizaire-Naudin | 43'26.6" |
2° | Naudin | Sizaire-Naudin | 47'18.6" |
Pos. | Corridore | Vettura | Tempo |
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1° | Giosuè Giuppone | Lion-Peugeot | 48' |
Corsa in Salita di Monte Pilat
Il 22 settembre si tenne la corsa in salita di Monte Pilat, gara organizzata dall’Automobile Club del Rodano (circa otto chilometri al 7%). Al via una quarantina di concorrenti, molti reduci dal Meeting di Provenza e da Monte Ventoso, suddivisi in quattro categorie da corsa e otto da Turismo.

Henri Rougier sulla sua Lorraine-Dietrich da Grand Prix spiccò il tempo migliore, 6 minuti e 20 secondi, seguito dalla Darracq di Métargy e dalla La Buire di Lacharnay. Nella categoria vetturette a 1 cilindro erano iscritte due Sizaire-Naudin (René Dumont e Faure), una Fouillaron (Grillet) una Stimula e la Lion-Peugeot di Giuppone, che si aggiudicò la prova impiegando 12 minuti e 16 secondi.
Pos. | Corridore | Vettura | Tempo |
---|---|---|---|
1° | Giosuè Giuppone | Lion-Peugeot | 12'16" |
2° | Faure | Sizaire-Naudin | 13'54" |
3° | Dumont | Sizaire-Naudin | 14'35" |
4° | Grillet | Fouillaron | 20'5" |
Corsa in Salita di Château-Thierry
L’ edizione del 1907 della classica corsa in salita di Château-Thierry fu un successo senza precedenti: circa 110 furono i partenti, su oltre 150 iscrizioni. I veicoli presenti comprendevano motociclette leggere e tricars, vetture da turismo, vetturette e i potenti bolidi da corsa suddivisi in varie categorie: Coppa dell’Imperatore, Gran Premio di Francia, Targa Florio, Coppa della Commissione Sportiva e Criterium di Francia.

Alle 9 di mattina, sotto una pioggia battente, presero il via prima le vetture monocilindriche, poi le motociclette della classe Turismo. Si misero in evidenza le Sizaire-Naudin, che rinnovarono i trionfi di Monte Ventoso e Salon, e la Lion-Peugeot, che con Giosuè Giuppone al volante fu la più veloce di tutte le vetturette.

Di pomeriggio il tempo non migliorò ed il manto stradale si fece sempre più scivoloso. Fu il turno delle vetture a 6 cilindri categoria Turismo, seguite dalle motociclette e tricars categoria Velocità, per finire con il clou della giornata, le macchine della massima categoria.
Il più veloce in assoluto fu il belga Olieslagers su motocicletta Albatros con motore Anzani a 2 cilindri, seguito da Jespers su vettura Pipe (categoria Coppa dell’Imperatore) e da Rigal su Darracq (categoria Gran Premio di Francia).

Pos. | Num. | Corridore | Vettura | Tempo |
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1° | 19 | Giosuè Giuppone | Lion-Peugeot | 2'35.8" |
Pos. | Num. | Corridore | Vettura | Tempo |
---|---|---|---|---|
1° | 11 | Sizaire | Sizaire-Naudin | 2'42.4" |
2° | 12 | Leboucq | Sizaire-Naudin | 2'45" |
3° | 14 | Morillon | Lion-Peugeot | 4'35.2" |
Pos. | Num. | Corridore | Vettura | Tempo |
---|---|---|---|---|
1° | 1 | Demeester | Demeester | 3'10.6" |
2° | 7 | Champoiseau | Demeester | 3'25" |
3° | 3 | Robert | Bailleau | 3'40" |
Coppa delle Vetturette
La terza edizione della Coppa delle Vetturette organizzata dal giornale L’Auto si tenne dal 21 al 27 Ottobre sul circuito di Rambouillet, lo stesso usato l’anno prima. Il regolamento ammetteva vetturette monocilindriche con alesaggio massimo di 100 mm. e bicilindriche da 80 mm., rigorosamente in assetto da turismo. La formula rimase immutata, ossia sei giorni di regolarità seguiti, per chi si fosse qualificato, da una gara di velocità in stile Gran Premio.

Le iscrizioni furono numerosissime: 30 case costruttrici per un totale di 67 concorrenti. In quattro diedero forfait (due De Bazelaire, la Truffault di Bardin e la Euréka di Soulier) e lunedì 21, alle otto e mezzo di mattina, in 63 presero il via alla prova di endurance, che consisteva nel percorrere ogni giorno tre giri del tracciato alla velocità media compresa tra 30 e 40 km/h.

Al termine dei sei giorni i ritirati furono in tutto 22 e al Gran Premio di domenica 27 presero il via in 41, a trenta secondi l’uno dall’altro. I primi giri chiarirono ogni dubbio sui pretendenti al podio: Sizaire-Naudin, Lion-Peugeot, la due cilindri Werner di Rigal e la Alcyon di Cissac. Sizaire aveva una marcia in più degli altri - 28/29 minuti a giro - e percorse i primi cinque giri con uno scarto massimo di 36 secondi, un cronometro! Dietro di lui il suo compagno di squadra Naudin (più lento di uno/due minuti), seguito da Giuppone (terzo allo start e secondo al quinto giro), Goux, Cissac e Rigal.


Al sesto giro Sizaire perse più di venti minuti a causa di una foratura e di una valvola grippata, contrattempo che lo retrocesse in sesta posizione. Il giro successivo fece il miglior tempo della gara (27 minuti e 21 secondi), e continuò la sua corsa velocissima superando tutti e tagliando il traguardo per primo (era partito quarantaduesimo). La somma dei tempi diede però ragione, seppur di poco, a Naudin, meno audace ma più regolare, che vinse con un paio di minuti di vantaggio.

La Lion-Peugeot conquistò la Coppa della Regolarità, trofeo destinato alla casa con tutte le vetture al traguardo ed assegnato per somma dei tempi, piazzando Jules Goux terzo (anche lui in modalità chrono dal terzo al nono giro, ognuno percorso in circa 30 minuti con una differenza massima di 34 secondi), Giosuè Giuppone sesto (venne scavalcato da Goux e Cissac al sesto giro, mentre all’ottavo subì un ritardo sufficente per essere sorpassato anche da Rigal) e Duvernoy nono.

Pos. | Num. | Corridore | Vettura | N° cilindri | Alesaggio (mm) | Corsa (mm) | Tempo |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1° | 42 | Naudin | Sizaire-Naudin | 1 | 100 | 120 | 4h38’52.8” |
2° | 16 | Sizaire | Sizaire-Naudin | 1 | 100 | 120 | 4h40’30.4” |
3° | 48 | Goux | Lion-Peugeot | 1 | 100 | 120 | 4h41’43” |
4° | 28 | Cissac | Alcyon | 1 | 100 | 120 | 4h46’24.8” |
5° | 1 | Rigal | Werner | 2 | 80 | 120 | 4h50’ |
6° | 29 | Giosuè Giuppone | Lion-Peugeot | 1 | 100 | 120 | 4h51’49.8” |
7° | 39 | Lucas-Bonnard | Delage | 1 | 100 | 120 | 4h52’38.6” |
8° | 36 | Lefrançois | Corre-La Licorne | 1 | 100 | 120 | 5h7’22” |
9° | 66 | Duvernoy | Lion-Peugeot | 1 | 100 | 120 | 5h9’43.2” |
10° | 50 | Molon | Werner | 2 | 80 | 120 | 5h11’11” |
Pos. | Vettura | Tempo |
---|---|---|
1° | Lion-Peugeot | 14h43'15" |
2° | Sizaire-Naudin | 14h49'31" |
3° | Werner | 15h19'13" |
4° | Vulpès | 18h8'55" |
5° | Passe-Partout | 18h34'32" |
6° | Le Metais |